Visioni
A Locarno i sortilegi del Duomo
Locarno 68 Storia e poesia si intrecciano nell’intrigante documentario di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi. Presentato anche il lavoro su Elio Pandolfi, un tuffo negli anni del grande cinema e della tv in bianco e nero
Locarno 68 Storia e poesia si intrecciano nell’intrigante documentario di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi. Presentato anche il lavoro su Elio Pandolfi, un tuffo negli anni del grande cinema e della tv in bianco e nero
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 13 agosto 2015
Antonello CatacchioLOCARNO
Martina Parenti e Massimo D’Anolfi ci hanno regalato negli ultimi anni dei documentari sempre di altissimo livello a partire dall’esilarante I promessi sposi (2007) passando per Grandi speranze (2009), il premiatissimo Il castello (2011), il dirompente Materia oscura (2013). A Locarno sono arrivati con il loro ultimo lavoro L’infinita fabbrica del Duomo, che nelle intenzioni dovrebbe fare parte di un progetto multiplo, una quadrilogia sugli elementi della natura: Spira Mirabilis. Siamo quindi alla terra, perché da lì viene presa la materia prima, il marmo, per costruire il Duomo, di Milano in questo caso. Siamo nel 1386, Gian Galeazzo Visconti ha...