Visioni

A.T.A., alchimia dell’estasi acustica

A.T.A., alchimia dell’estasi acusticaLa copertina del disco del quartetto A.t.a.

Musica Il quartetto ha presentato il primo lavoro discografico al Parco della Musica.

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 1 dicembre 2018
Acoustic Tarab Alchemy: alchimia dell’estasi acustica (fisica e mentale) indotta dall’ascolto della musica. “Tarab” in arabo fa riferimento anche alla danza, alludendo ad un coinvolgimento totale nell’esperienza sonora. Questo l’approssimativo significato dell’acronimo A.T.A. che unisce la voce carismatica del tunisino Houcine Ataa, il pianismo trasversale di Gaia Possenti (compositrice e jazzwoman di alto profilo), il contrabbassismo “mediterraneo” di Bruno Zoia e le percussioni sincretiche di Simone Pulvano. Gli artisti hanno presentato al pubblico romano il primo lavoro discografico (“A.T.A. Acoustic Tarab Alchemy”, Odradek), nel raccolto teatro Borgna al Parco della Musica. CI VOGLIONO fantasia e coraggio per unire il misticismo del...

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