Alias Domenica
Agli altri prescrive di uccidersi se non sanno godere
Personaggi Consapevole che la critica avrebbe cercato precedenti illustri per il suo eroe, Michail Arcybašev si diverte: fa addormentare di noia Sanin su «Così parlò Zarathustra» e rivendica il suo legame esclusivo con la cultura russa
Ilya Mashkov, «Ritratto di sconosciuto», 1910
Personaggi Consapevole che la critica avrebbe cercato precedenti illustri per il suo eroe, Michail Arcybašev si diverte: fa addormentare di noia Sanin su «Così parlò Zarathustra» e rivendica il suo legame esclusivo con la cultura russa
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 5 agosto 2018
Nel 1908 un ignoto studente pietroburghese si recò in pellegrinaggio da Zinaida Gippius – poetessa simbolista dalla personalità sulfurea, animatrice di uno dei salotti letterari più effervescenti della capitale – per sottoporle il seguente quesito: vivere o no «alla Sanin»? Un nome, quello del vizioso protagonista del romanzo omonimo di Michail Arcybašev, che all’epoca sintetizzava in sé tutta una serie di idee quantomeno controverse: la celebrazione del libero amore, contrapposto sia al puritanesimo rivoluzionario che alla grettezza piccolo-borghese, la rivendicazione dell’eguaglianza tra i sessi, equiparati nella ricerca del piacere e, infine, una sfida inequivocabile lanciata all’intelligencija progressista, accusata di fatale...