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All’ombra dei nostri vessilli non ritroveremo la credibilità

C'è vita a sinistra Lavorare per ricomporre la nostra base e abbandonare ogni acredine nei confronti dell’«altro». Di errori ne abbiamo commessi tutti tanti

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 18 settembre 2015
Norma Rangeri ha promosso un importante dibattito a partire da una suggestione: «C’è vita a sinistra?» A giudicare dal numero di sigle, partiti e associazioni esistenti verrebbe da rispondere che ce n’è anche troppa ed invece proprio questa frammentazione, della quale in qualche misura siamo tutti responsabili, non è altro che la fotografia del fallimento. Speriamo che la positiva accelerazione che sembra essere stata impressa ad un processo di riunificazione, prosegua con determinazione. Noi certamente lavoreremo in quella direzione. Questa condizione della sinistra italiana è un caso quasi unico nel panorama internazionale. Ci sono sicuramente limiti soggettivi e ragioni oggettive...

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