Internazionale
Bolsonaro, atenei e gender: il trumpismo in sette giorni
Stati uniti Gli incontri e le parole del presidente dell’ultima settimana specchio del discorso alt-right: dall'appoggio ai despoti e la creazione dell'asse antiglobalista e suprematista alla caccia ai nemici interni
Sostenutori di Donald Trump a West Palm Beach, Florida – Afp
Stati uniti Gli incontri e le parole del presidente dell’ultima settimana specchio del discorso alt-right: dall'appoggio ai despoti e la creazione dell'asse antiglobalista e suprematista alla caccia ai nemici interni
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 marzo 2019
Luca CeladaLOS ANGELES
Passato il giro di boa del mandato («ma solo del primo!», insiste lui) Donald Trump mantiene la nazione nel precario, intenzionale disequilibrio di una polemica permanente, a cui si aggiunge l’appena consegnato rapporto sul Russiagate del procuratore speciale Mueller. Una sorta di stato d’emergenza retorica attizzato dai tweet giornalieri, con l’occhio fisso ormai alla campagna di rielezione del 2020. Non vuol dire che non ci sia il tempo per provocare danni concreti: sul fronte ambiente ad esempio e sull’immigrazione trasformata in operazione di interdizione e internamento in un gulag ipertrofico e segreto da cui trapelano notizie inquietanti (detenzioni illimitate, continui...