Alias Domenica
Bortolotto, un diorama di idiosincrasie e intuizioni
Appunti musicali Si apre col ricordo di Petrassi, amico di una vita; chiude Stockhausen, «amore» giovanile. E poi Debussy, Ravel, Poulenc...
Appunti musicali Si apre col ricordo di Petrassi, amico di una vita; chiude Stockhausen, «amore» giovanile. E poi Debussy, Ravel, Poulenc...
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 5 maggio 2013
Uno degli aspetti più inquietanti del linguaggio, anche colloquiale e fatico, non solo letterario critico, è quello di celare un significato diverso, ambiguo dietro un’apparenza comunicativa, un sorriso che copra una smorfia, un grazie che suoni un insulto. Se è vero, come afferma Lévi-Strauss, che la musica, proprio perché linguaggio senza parole, è un meta-linguaggio ideale per carpire o adattare ogni possibile diversità di significazione, quest’ultima raccolta di Mario Bortolotto, Fogli multicolori (Adelphi «Saggi. Nuova serie», pp. 377, euro 30,00), così aperta alle occasioni e così chiusa in realtà dentro le sue note attrazioni e allergie, rivela qualcosa di più al...