Lavoro

Casale Monferrato, l’amianto non perdona

Casale Monferrato, l’amianto non perdonaResti della fabbrica Eternit a Casale Monferrato – Mauro Ravarino

Processo Eternit Lunedì prossimo a Torino è attesa la sentenza di appello

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 1 giugno 2013
Mauro RavarinoCASALE MONFERRATO (ALESSANDRIA)
Ad aspettarli ci sarebbe stato ancora l’amianto. Superarono quel confine tra Italia e Jugoslavia che aveva pochi giorni e lasciarono il loro paese, Salona d’Isonzo, che stava cambiando il nome in Anhovo. Era da poco finita la guerra, quando il 3 marzo del 1947, Romana Blasotti, che quel giorno compiva 18 anni, e i suoi familiari partirono, con pochi averi, alla volta del Piemonte. Papà Ottavio lasciava il lavoro in una fabbrica di manufatti a base d’amianto. Arrivarono a Casale Monferrato e lì fu assunto all’Eternit. Non subito (era sempre comunque un profugo), dopo cinque mesi. Stesse modalità produttive, stesso...

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