Lavoro

Ce lo dice l’Europa: gli assegnisti di ricerca possono perdere il posto

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Ricerca Per la Commissione Europea gli assegni di ricerca non possono partecipare ai progetti di ricerca europei del programma Horizon 2020: 80 miliardi da qui ai prossimi 5 anni. I dottorandi dell'Adi: "C'è bisogno di una riforma delle figure pre-ruolo, l’assegno di ricerca è inadeguato"

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 9 febbraio 2016
La Commissione Europea ritiene inammissibile l’uso degli assegnisti di ricerca e dei ricercatori precari con contratti co.co.co. e co.co.pro. nei progetti finanziati per l’Italia da Horizon 2020, il programma su innovazione e ricerca per il settennato 2013-2020. Se applicata, la norma avrebbe un valore retroattivo e colpirebbe i precari impegnati nelle ricerche finanziate dall’Ue. Ai ricercatori precari sarebbe negato uno dei pochi accessi ai fondi per fare il loro lavoro. Questa è una delle possibili conseguenze prodotte dall’ostinazione italiana a non considerare i ricercatori precari come lavoratori. Gli assegni di ricerca – precisano i dottorandi dell’Adi – sono considerati «contratti...

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