Alias Domenica

Cecchi in Grecia, supremo artificio di uno sguardo

Cecchi in Grecia, supremo artificio di uno sguardo

'900 italiano in trasferta. Un altro paese Sulle tracce di Emilio Cecchi, che con il figlio viaggiò nella primavera del 1934 per il Peloponneso, accompagnato da una serena malinconia: «Micene è ante litteram» - annotava. «Non sa quello che ha partorito. È come una creatura bruta che abbia fatto un sogno pieno di simboli; ma non potrebbe leggerlo o riconoscerlo...»

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 6 settembre 2015
Quando siamo scesi dall’autobus cigolante e arrugginito, che procedeva sulle strade dell’Argolide lasciandosi alle spalle un pennacchio di fumo denso e nero, era già l’ora del tramonto. Per salire alle rovine di Micene, nascoste in una specie di sella fra due colline rocciose, bisognava aspettare il nuovo giorno. Ci guardammo intorno in cerca di un posto per dormire. Nell’estate del 1980, in seguito a un terremoto, in quelle campagne c’erano moltissime case in costruzione. I soliti parallelepipedi di cemento e mattoni che si trovano in tutti i meridioni della terra. Per pochissime dracme, i proprietari lasciavano accampare nei cantieri chi...

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