Lavoro
Cgil, Landini all’attacco
Lo scontro Il leader della Fiom apre di fatto il congresso accusando Susanna Camusso di essere poco democratica. «L’intesa sulla rappresentanza non è mai stata messa ai voti: ora un referendum». La segretaria Cgil si difende dalle critiche: «Allarme inesistente». Con lei si schierano Fillea, Filctem e Filcams
I segretari generali della Fiom e della Cgil, Maurizio Landini e Susanna Camusso
Lo scontro Il leader della Fiom apre di fatto il congresso accusando Susanna Camusso di essere poco democratica. «L’intesa sulla rappresentanza non è mai stata messa ai voti: ora un referendum». La segretaria Cgil si difende dalle critiche: «Allarme inesistente». Con lei si schierano Fillea, Filctem e Filcams
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 15 gennaio 2014
Antonio SciottoROMA
La Cgil è ormai in pieno congresso e finalmente arriva uno scontro sui contenuti, dopo l’unità di facciata – di matrice, diciamocelo, un po’ «stalinista» – esibita fino a oggi. Le scintille arrivano proprio dai vertici, dai personaggi più in vista del sindacato: la segretaria generale Susanna Camusso e il leader della Fiom, Maurizio Landini, vera star mediatica e politica. Il confronto è su un tema sensibile, peraltro rientrato nell’attualità grazie al Jobs Act di Renzi: si tratta della rappresentanza. Due giorni fa il segretario dei metalmeccanici ha preso carta e penna e chiesto alla Cgil di ritirare di fatto...