Visioni

«Close», due ragazzini e un’amicizia alle prese con la realtà del mondo

«Close», due ragazzini e un’amicizia alle prese con la realtà del mondoUna scena da «Close»

Al cinema L'opera seconda, dopo «Girl», di Lukas Dhont; candidata all'Oscar per il Belgio. L’adolescenza e la rappresentazione di sé, un regista sempre nell’aria del tempo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 6 gennaio 2023
Lukas Dhont, belga, trentuno anni, è un regista immerso nello «spirito del tempo». Lo era al suo primo film, Girl (2018) premiato con la Caméra d’or a Cannes, che lo ha lanciato nel mondo, lo è in questa sua opera seconda, anch’essa presentata a Cannes – in concorso – dove ha ottenuto il Gran premio della giuria. In entrambi lo spazio (emozionale) in cui si muove è quello dell’adolescenza coi suoi malesseri, le solitudini dei sentimenti, i desideri incerti, i cambiamenti che sorprendono. E soprattutto l’accettazione degli altri, nelle loro singolarità, e quel rapporto ambiguamente irrisolto tra le scelte personali...

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