Politica
Colpevoli da condannare, grandi opere da assolvere
Affari e mazzette Le 268 pagine dell'ordinanza del gip Angelo Antonio Pezzuti confermano ancora una volta il diffuso malaffare negli appalti pubblici. Ma per il Pd si deve andare avanti, dal sotto attraversamento Tav alla Cispadana. Oggi interrogatorio di garanzia per Incalza, il suo difensore chiederà di togliere l'inchiesta dalla procura di Firenze.
Cantieri dell'alta velocità – Reuters
Affari e mazzette Le 268 pagine dell'ordinanza del gip Angelo Antonio Pezzuti confermano ancora una volta il diffuso malaffare negli appalti pubblici. Ma per il Pd si deve andare avanti, dal sotto attraversamento Tav alla Cispadana. Oggi interrogatorio di garanzia per Incalza, il suo difensore chiederà di togliere l'inchiesta dalla procura di Firenze.
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 18 marzo 2015
Riccardo ChiariFIRENZE
Gli arrestati e gli indagati si difendono. I politici chiacchierati e/o intercettati smentiscono. I sindaci e i presidenti regionali – da Enrico Rossi a Stefano Bonaccini – condannano. Ma chiedono che le grandi opere, dal sotto-attraversamento fiorentino della Tav all’autostrada Cispadana, vadano avanti. Nonostante che le 268 pagine dell’ordinanza del gip Angelo Antonio Pezzuti documentino una situazione talmente patologica da lasciare interdetti anche i pasdaran delle cosiddette “grandi opere”. Per tutte, possono bastare i lavori dell’alta velocità tra Bologna e Firenze. Quelli che disseccarono fiumi e torrenti del Mugello, provocarono frane e devastazioni, inaridirono interi territori. Anche allora la direzione...