Cultura

Come impastare i desideri altrui

Come impastare i desideri altruiIl pane del desiderio di Amina (foto Ilaria Turba)

Mostre Al Mucem, nelle sedi del Fort Saint-Jean e del Centre de conservation et de ressources, Ilaria Turba racconta «Le désir de regarder loin»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 25 settembre 2021
Marsiglia è forse una città senza stelle? Partendo dall’etimologia latina del verbo desiderare «avvertire la mancanza di stelle», Ilaria Turba – artista figurativa e fotografa, in residenza dal 2018 e durante tre anni presso lo Zef – Scena nazionale di Marsiglia – ha sviluppato un progetto incentrato su desiderio, immaginari collettivi e memoria. Per realizzarlo, Turba ha lavorato con le comunità limitrofe alla Casa degli artisti «La Gare Franche» e al teatro Merlan (entrambi parte dello Zef), nei cosiddetti Quartieri Nord, caratterizzati da una popolazione multiculturale e da un crogiolo – talvolta esplosivo – di problematiche socio-identitarie. Scenografia a cura...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi