Scuola
Contro la «buona scuola» il no distratto della sinistra
Commenti Un leader calato dall’alto, i territori penalizzati dalle candidature. Sono i limiti di LeU. Con l’avvicinarsi del 4 marzo bisogna concentrarsi sui contenuti della battaglia. La scuola che abbiamo conosciuto è sotto attacco. Anziché spingere sulla formazione culturale, il governo la riduce a un apprendistato utile alle imprese
Roma, manifestazione degli insegnanti delle scuole pubbliche – LaPresse
Commenti Un leader calato dall’alto, i territori penalizzati dalle candidature. Sono i limiti di LeU. Con l’avvicinarsi del 4 marzo bisogna concentrarsi sui contenuti della battaglia. La scuola che abbiamo conosciuto è sotto attacco. Anziché spingere sulla formazione culturale, il governo la riduce a un apprendistato utile alle imprese
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 16 febbraio 2018
Diciamo la verità, tutta la verità, almeno a sinistra, circondati come siamo da un oceano di menzogne pubblicitarie. Non siamo contenti di come il nostro campo politico è arrivato all’appuntamento elettorale del prossimo 4 di marzo. Un anno perduto appresso alle oscillazioni quotidiane di Giuliano Pisapia, quando pure appariva evidente l’inconsistenza del tentativo e l’inadeguatezza del suo proponente. Poi, al momento della configurazione di un nuovo organismo politico, con la nascita di Liberi e Uguali, il prevalere di logiche spartitorie e pattizie che hanno emarginato i protagonisti del Brancaccio e dunque una vasta area di movimenti e di giovani. E...