Italia
Cosa nostra torna a sparare a Palermo: freddato il boss di Porta nuova
L'omicidio alla vigilia delle commemorazioni di Falcone e Borsellino Giuseppe Dainotti, «u zu Peppinu», ucciso di mattina nel quartiere popolare della Zisa, tra le piazze dello spaccio. Era già stato in prigione per diversi anni
Palermo, sul luogo dell'omicidio – LaPresse
L'omicidio alla vigilia delle commemorazioni di Falcone e Borsellino Giuseppe Dainotti, «u zu Peppinu», ucciso di mattina nel quartiere popolare della Zisa, tra le piazze dello spaccio. Era già stato in prigione per diversi anni
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 maggio 2017
Cosa nostra torna a sparare a Palermo. Lo fa dopo tre anni di silenzio. In pieno giorno. E soprattutto alla vigilia dell’anniversario della strage di Capaci. Una coincidenza? Forse, comunque un segnale inquietante in una città che si appresta ad accogliere la nave della legalità con le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, mentre nell’aula bunker dell’Ucciardone, dove si tenne il maxiprocesso al gotha della mafia, vengono definiti i preparativi per le celebrazioni, col capo dello Stato Sergio Mattarella e il ministro dell’Interno Marco Minniti. I killer hanno sparato alle 7.50. La vittima è Giuseppe Dainotti, boss dal cognome...