Visioni
Da Chicago le contraddizioni del presente
Note sparse L’afroamericano Ben LaMar Gay suona la cornetta, l’elettronica e una miriade di altri strumenti oltre a cantare. In «Downtown Castles Never Can Block the Sun», un compendio del suo talento
Ben LaMar Gay
Note sparse L’afroamericano Ben LaMar Gay suona la cornetta, l’elettronica e una miriade di altri strumenti oltre a cantare. In «Downtown Castles Never Can Block the Sun», un compendio del suo talento
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 gennaio 2019
La fucina del jazz di Chicago non smette di sfornare talenti. L’ultimo arrivato è l’afroamericano Ben LaMar Gay. Suona la cornetta, l’elettronica e una miriade di altri strumenti oltre a cantare. Ha registrato sette dischi mai pubblicati. Un selezione da questi lavori costituisce questo Downtown Castles Never Can Block the Sun, un magnifico e sorprendente catalogo di idee. Eclettico, certo, data la natura di compilation, ma per nulla dispersivo o incoerente. La musica è onnivora, multi stilistica e multistrato: il continuum afroamericano. Si ascolti il tributo al padre della AACM ( di cui Gay fa parte) Muhal con le sue pulsazioni...