Visioni
Dal carbone e dalle patatine il Belgio secondo Jan Fabre
Teatro A Romaeuropa l’artista fiammingo propone una parodia del suo Paese. Sei secoli di storia dell’arte passano in rassegna nei quattordici quadri dello spettacolo
«Belgian Rules/Belgium Rules» di Jan Fabre – foto di Wonge Bergmann
Teatro A Romaeuropa l’artista fiammingo propone una parodia del suo Paese. Sei secoli di storia dell’arte passano in rassegna nei quattordici quadri dello spettacolo
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 5 ottobre 2017
Gianni ManzellaROMA
Bisogna arrendersi al teatro di Jan Fabre. Abbandonarsi al suo spirito ironico e sognante, alla sua fantasia visionaria, alla sua idea di bellezza che trova espressione nei corpi degli attori (la pelle è il costume più bello, afferma), come dice il titolo del bel film, Surrender appunto, che Phil Griffin ha dedicato al monumentale Mount Olympus che vedemmo qui due anni fa. Un viaggio sentimentale lungo i margini di quel bellissimo lavoro, colto nella fase creativa delle prove. Non ha, non poteva avere la stessa forza dirompente la nuova creazione dell’artista di Anversa, Belgian Rules / Belgium Rules, che Romaeuropa...