Cultura

David Djaoui, il relitto di Arles e la salsa di pesce

David Djaoui, il relitto di Arles e la salsa di pesceDavid Djaoui

INTERVISTA Parla l'archeologo subacqueo che ha pubblicato un libro contro il sensazionalismo. «I macro-resti alimentari fungono da passerella con il presente. Nel caso delle conserve o del "garum", si possono analizzare le specie animali e riprodurre le ricette. A spingermi alla scrittura del volume sono stati anche quei reportage televisivi che, basandosi su rinvenimenti eclatanti, perpetuano l’immagine del "cercatore di tesori"»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 26 agosto 2021
Nel 2011, ad Arles, una chiatta gallo-romana di 31 metri di lunghezza – rinvenuta quasi intatta, 7 anni prima, nelle agitate e torbide acque del Rodano – viene portata a terra con una poderosa operazione di salvataggio. L’imbarcazione mercantile naufragò probabilmente tra il 66 e il 70 d.C., a causa di una piena, mentre discendeva il fiume. Quando gli archeologi l’hanno individuata giaceva, con un carico composto da blocchi di pietra calcarea e il corredo di bordo – piatti, un fondo di dolium (grande contenitore di forma sferica per il trasporto o la conservazione di liquidi e cereali, ndr) reimpiegato...

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