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Detour, il cinema del lungo viaggio
Detour, festival del viaggio Il disprezzo, la violenza, la mancanza di pietà degli sfruttatori e dei miseri criminali incontrati sulla rotta del calvario di due personaggi nel loro viaggio clandestino dal Sahara verso l’Europa: è «Hope» di Boris Lojkine, Premio per il miglior film in concorso
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Detour, festival del viaggio Il disprezzo, la violenza, la mancanza di pietà degli sfruttatori e dei miseri criminali incontrati sulla rotta del calvario di due personaggi nel loro viaggio clandestino dal Sahara verso l’Europa: è «Hope» di Boris Lojkine, Premio per il miglior film in concorso
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 25 ottobre 2014
Luciano Del SettePadova
C’era un tempo in cui, nel mondo del cinema, la parola ‘taglio’ si riferiva soltanto al montaggio di un film. Oggi, quando tale parola risuona, significa che anche qui stanno arrivando mutilazioni ai finanziamenti pubblici e privati. Festival e rassegne sono tra i più colpiti nel settore. Basterà pensare al TFF di Torino, costretto a risparmiare persino sulle tre lettere – totem rosse, da anni collocate per l’occasione nella centrale piazza Castello. Se il TFF piange, il padovano Detour, Festival del cinema di viaggio, non ride. Dopo due edizioni che hanno visto il pubblico rispondere oltre ogni aspettativa, ecco i...