Internazionale
Dopo lo sciopero generale centinaia di palestinesi licenziati
Palestina/Israele La denuncia di studi legali e organizzazioni legali: centinaia i casi di lavoratori cacciati per aver preso parte allo sciopero generale del 18 maggio: "Non sei fedele a Israele". Superano i mille gli arrestati per le proteste di queste settimane, 200 già incriminati
Lod il giorno dello sciopero generale – Michele Giorgio
Palestina/Israele La denuncia di studi legali e organizzazioni legali: centinaia i casi di lavoratori cacciati per aver preso parte allo sciopero generale del 18 maggio: "Non sei fedele a Israele". Superano i mille gli arrestati per le proteste di queste settimane, 200 già incriminati
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 maggio 2021
«Sei licenziato», «Non sei fedele a Israele». Sono alcuni dei messaggi che centinaia di lavoratori e lavoratrici palestinesi, cittadini israeliani, hanno ricevuto dai datori di lavoro dopo la storica giornata del 18 maggio, lo sciopero generale partito dalla società civile araba dentro Israele e presto allargatosi a Gerusalemme e Cisgiordania. Un’iniziativa storica, non accadeva da 85 anni: l’ultimo grande sciopero generale risale al 1936 e segnò l’inizio della Grande Rivolta contro le violenze dei paramilitari sionisti e il sostegno dell’allora Mandato Britannico. Nel 1936 si fermò per primo il porto di Jaffa, non a caso presse il nome di «sciopero...