Internazionale
«D’ora in poi chiamatemi Chelsea Manning»
COMING OUT Dopo la sentenza, è arrivato il momento di un «coming out» transessuale con tutti i crismi: da oggi in poi la «talpa» del caso Wikileaks è Chelsea Manning. I problemi […]
COMING OUT Dopo la sentenza, è arrivato il momento di un «coming out» transessuale con tutti i crismi: da oggi in poi la «talpa» del caso Wikileaks è Chelsea Manning. I problemi […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 23 agosto 2013
Dopo la sentenza, è arrivato il momento di un «coming out» transessuale con tutti i crismi: da oggi in poi la «talpa» del caso Wikileaks è Chelsea Manning. I problemi di «disforia di genere» di Manning erano stati ampliamente illustrati dalla difesa durante il dibattimento. Ma Manning ha voluto aspettare che si chiudesse il suo processo prima di dare l’annuncio letto dal suo avvocato in tarda serata mercoledì: «Come transizione verso questa nuova fase della mia vita, voglio che tutti conoscano il mio vero «io». Sono Chelsea Manning. Sono una donna. Dato il modo in cui mi sono sempre sentita...