Edizione del 30 giugno 2024

Oggi si vota, il Rassemblement National di Marine Le Pen in testa a tutti i sondaggi, il generoso Nuovo Fronte Popolare insegue, il centrodestra di Macron annullato in mezzo. Una bomba si aggira per l’Europa, può chiudere un’epoca difficile e aprirne una decisamente peggiore

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
Marine Le Pen durante la campagna elettorale del Rassemblement National
Europa

Mal di Francia

Anna Maria Merlo

Francia Oggi si vota, il Rassemblement National di Marine Le Pen in testa a tutti i sondaggi, il generoso Nuovo Fronte Popolare insegue, il centrodestra di Macron annullato in mezzo. Una bomba si aggira per l’Europa, può chiudere un’epoca difficile e aprirne una decisamente peggiore

Europa

Olimpiadi dell’ansia: un giro nella città sospesa

Gennaro Serio

Parigi Dalla periferia al centro lungo la Senna, dove tra un mese sfileranno gli atleti. I monumenti e la storia amplificano la paura della destra. «Finiremo nel fiume il giorno prima della inaugurazione», prevede un clochard dalla sua tenda

Marine Le Pen, sullo schermo Jordan Bardella (AP Photo/Lewis Joly)
Europa

Francia, l’estrema destra alle porte

Anna Maria Merlo

Mal di Francia L'attesa ora è per i ballottaggi di domenica 7 luglio. Ma già dagli schieramenti per il secondo turno si avrà la prima risposta alla domanda: il Rassemblement national avrà la maggioranza assoluta? Sulla carta non dovrebbe

Il popolo a venire (2/2): per un “contro-populismo”
Commenti

Il popolo a venire (2/2): per un “contro-populismo”

Etienne Balibar

Elezioni politiche in Francia Nuit debout, movimenti femministi, Gilets gialli, personale sanitario durante il Covid-19, la rivolta nelle periferie dopo l'assassinio di Nahel Merzouk, la lotta contro la riforma delle pensioni, le Rivolte della Terra... Non si tratta di fondere o di sussumere questi movimenti in un unico "programma" e in un'unica "strategia", ma di riaccendere la loro energia e trovare la loro intersezione in movimento, in evoluzione, con l'obiettivo di rafforzare il popolo nella lotta contro il lepenismo e ciò che esso rappresenta

La marcia del ritorno in Guatemala di Lolita Chávez
Internazionale

La marcia del ritorno in Guatemala di Lolita Chávez

Andrea Cegna

Dal Chiapas alla Plaza de las Niñas Il viaggio che diventa atto politico. La carovana partita da San Cristobal si è ingrandita tappa dopo tappa. In Honduras l'omaggio a Berta Cáceres. Dopo sette anni di esilio e una vita di lotte, l'attivista femminista del popolo maya è di nuovo a casa. E sfida il presidente Arevalo

Gianluca, Davidson e Marco
Italia

Mariti miei, una storia di poliamore

Costanza Fraia

Diritti Per chiudere il mese del Pride, il manifesto è andato a Colle di Val d’elsa in provincia di Siena per raccontare l’unione di Gianluca, Marco e Davidson

Non li hanno visti arrivare, gli svizzeri
Sport

Non li hanno visti arrivare, gli svizzeri

Giampiero Timossi

Disfatta nazionale La squadra elvetica domina l’imbarazzante armata del commissario Spalletti: 2-0, in gol Freuler e Vargas. L'Italia campione in carica è nel pallone, viene messa fuori dagli Europei con pieno merito

Franck Thilliez, foto di Hannah Assouline Fleuve Editions
Cultura

Franck Thilliez, nel profondo nord dell’anima

Guido Caldiron

L'intervista Lo scrittore francese presenta «Norferville», edito da Fazi, e lancia l’allarme per il voto di oggi nel suo Paese. L’orrore del razzismo e delle violenze contro le donne indigene al centro di un noir ambientato in Québec. «Anche la letteratura è minacciata. Nelle città dove governa Le Pen vogliono scegliere i libri che si possono leggere. Dobbiamo opporci»

Mohammad Malas, Palestina e Siria tra sogno e esperienza
Visioni

Mohammad Malas, Palestina e Siria tra sogno e esperienza

Cristina Piccino

Intervista Il regista di Damasco ha presentato al Cinema Ritrovato di Bologna il suo film autobiografico "La notte", sulla distruzione di Quneitra per mano di Israele. Le origini sul Golan, la censura e le aspettative, la situazione attuale

Georges Braque, Marine noir, 1960 ca.
Alias Domenica

L’Oscuro che abitava lo splendore

Pasquale Di Palmo

Novecento francese Tra il poeta e un mare «color olocausto», archetipi femminili fanno da tramite... Amers (1957) di Saint-John Perse nella traduzione di Nicola Muschitiello: Segni d’amaro approdo, Ed. Medhelan

Jusepe de Ribera, "Santa Maria Egiziaca", 1641, Montpellier, Musée Fabre
Alias Domenica

L’allievo di David a Palazzo Gianfigliazzi

Claudio Gulli

L’inquilino dell’intérieur: François-Xavier Fabre Sensibilità timida negli anni burrascosi del Bonaparte, prix de Rome, fu sagace mercante e collezionista, base a Firenze nel circuito della duchessa d’Albany, di cui si era infiammato Foscolo. La sua «campagna» d’Italia assicurò una raccolta strepitosa alla sua Montpellier: classici come Veronese e Ribera, ma soprattutto il paesaggio, dalla tradizione poussiniana all’adorato Michallon

Modello di scena per Orphée et Eurydice di Gluck, da un disegno di Adolphe Appia, 1912
Alias Domenica

Walter Felsenstein, fuor di metafora, all’interprete stanare la verità del testo

Oreste Bossini

Teatro in musica Nella Berlino distrutta e occupata dagli Alleati, le autorità militari sovietiche concessero, nel 1947, a un gruppo di cantanti e attori in cerca di un nuovo inizio, un vecchio teatro bombardato. Nacque così la Komische Oper, di cui Walter Felsenstein fu l’animatore assoluto, fino alla morte: una scelta dei suoi scritti a cura di Damiano Michieletto, «Teatro totale», Il Saggiatore

Aby Warburg nel 1896 fra gli indiani Pueblo
Alias Domenica

Warburg, la biografia-risarcimento

Marco M. Mascolo

Storici dell’arte Una tormentata frammentarietà di ricerca e di metodo: nella sua «Vita di Aby Warburg», Hans C. Hönes rovescia le lettura teleologica di Gombrich, precedente biografo, 1971

Impressionismo, il primo atto fuor di mitologia
Alias Domenica

Impressionismo, il primo atto fuor di mitologia

Giuseppe Frangi

A Parigi, Musée d'Orsay, "Paris 1874. Inventer l'Impressionisme", a cura di Sylvie Patry e Anne Robbins La prima mostra da Nadar è considerata un epocale spartiacque: in realtà il rapporto fra impressionisti e mondo dei Salon era più poroso, Degas dialoga con Henner, Manet fa il battitore libero...