Etno story, l’altra faccia del folk
Pagine/Un testo e una mostra ripercorrono storie e suoni di uno spettacolo dirompente Nella stagione ’66-’67 debutta al Piccolo Teatro di Milano «Sentite buona gente» di Roberto Leydi. Veniva ribaltata l’idea di tradizione popolare. Sul palco gli artisti coinvolti rifuggivano dal concetto di «canzoniere» e politicizzazione estrema. Niente strumentalizzazioni, solo la voglia di rendere una «civiltà che ignoriamo»
Pagine/Un testo e una mostra ripercorrono storie e suoni di uno spettacolo dirompente Nella stagione ’66-’67 debutta al Piccolo Teatro di Milano «Sentite buona gente» di Roberto Leydi. Veniva ribaltata l’idea di tradizione popolare. Sul palco gli artisti coinvolti rifuggivano dal concetto di «canzoniere» e politicizzazione estrema. Niente strumentalizzazioni, solo la voglia di rendere una «civiltà che ignoriamo»