Alias

Etno story, l’altra faccia del folk

Etno story, l’altra faccia del folkAlberto Negrin con i musici terapeuti del Salento

Pagine/Un testo e una mostra ripercorrono storie e suoni di uno spettacolo dirompente Nella stagione ’66-’67 debutta al Piccolo Teatro di Milano «Sentite buona gente» di Roberto Leydi. Veniva ribaltata l’idea di tradizione popolare. Sul palco gli artisti coinvolti rifuggivano dal concetto di «canzoniere» e politicizzazione estrema. Niente strumentalizzazioni, solo la voglia di rendere una «civiltà che ignoriamo»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 18 aprile 2015
Per ragioni del tutto indipendenti dalla volontà di chi scrive, ci siamo dovuti occupare della pubblicazione in dvd della riduzione televisiva di uno spettacolo, Sentite buona gente, promosso e curato da Roberto Leydi per la stagione 1966-1967 del Piccolo Teatro di Milano, con la consulenza di Diego Carpitella, la regia di Alberto Negrin e otto gruppi di esecutori di musiche di tradizione orale provenienti da sei regioni italiane. Le varie fasi del lavoro hanno rivelato, di scoperta in scoperta, come quello fosse un provvisorio punto di arrivo nella carriera di un autore che attraversa da protagonista gran parte della cultura...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi