Visioni
Fronte dal palco, una vita sospesa tra Kerouac e il profondo blues
Incontri Intervista con il musicista americano protagonista domani e domenica al Porretta Soul Festival. «È stata mia madre a scegliere l’armonica per me. Io mi ero indirizzato sullo studio della chitarra, ma l’insegnante si arrabbiava se non capivo bene le lezioni».
Curtis Salgado – foto di Giorgio Barbato
Incontri Intervista con il musicista americano protagonista domani e domenica al Porretta Soul Festival. «È stata mia madre a scegliere l’armonica per me. Io mi ero indirizzato sullo studio della chitarra, ma l’insegnante si arrabbiava se non capivo bene le lezioni».
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 luglio 2022
Gianluca DianaROMA
«Ho iniziato con la musica in modo professionale all’età di diciotto anni in una taverna chiamata, che ci crediate o no, The Roman Forum. Ho suonato ovunque negli Stati uniti e anche a livello internazionale ho girato molto. Quindi posso affermare senza tema di smentita che ho conosciuto tanti promotori di concerti… detto questo, non ho mai incontrato nessuno come Graziano Uliani. Sono straordinari i retroscena che raccontano come abbia messo insieme questo bellissimo soul festival. E per me, è un’onore farne parte». Così Curtis Salgado commenta la sua presenza alla trentaquattresima edizione del Porretta Soul Festival, iniziato mercoledì 20...