Visioni

Giorgio Albertazzi, le vanità del mattatore

Giorgio Albertazzi, le vanità del mattatoreGiorgio Albertazzi

Teatro La parabola artistica dell’attore morto ieri in Maremma a 93 anni. Dai successi tv nei sessanta, al cinema con Resnais e i mille ruoli a teatro. Le polemiche sui trascorsi repubblichini e gli incarichi romani

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 29 maggio 2016
Giorgio Albertazzi è morto ieri nella sua casa in Maremma. Era nato a Fiesole nel 1923, e quindi avrebbe compiuto nel prossimo agosto 93 anni. Non è stato solo un «interprete», ma spesso anche una figura pubblica, cui piaceva intervenire ed emergere nella vita del paese, anche a rischio di attirarsi qualche discredito. Come nei «lunghi» anni in cui ha avuto la direzione del Teatro di Roma, assai discussa ma personalmente riconfermata dal sindaco Walter Veltroni, benché la sua candidatura fosse stata a suo tempo imposta dalla destra. O ancora più clamorosamente, una trentina d’anni fa, quando le discussioni sul...

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