Internazionale
Giulio Regeni, un’inadeguata diplomazia
Senza verità L’attività diplomatica non ha superato la regolare routine e la torbida indifferenza del regime di Al Sisi
Senza verità L’attività diplomatica non ha superato la regolare routine e la torbida indifferenza del regime di Al Sisi
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 25 gennaio 2017
Un anno fa, alle 19:41 del 25 gennaio del 2016, un italiano di 28 anni – «un giovane contemporaneo» lo avrebbe definito sua madre – spariva nel nulla sconosciuto e feroce di una città mediorientale. Così iniziava l’agonia di Giulio Regeni nei misteriosi sotterranei (la metropolitana, le stanze segrete, le celle illegali o legali) di quel grande agglomerato urbano che è Il Cairo. Se quello è stato l’inizio di una tragedia, la sua fine è nota ed è – se possibile – ancora più drammatica: perché il corpo di Regeni, dopo oltre una settimana, è stato restituito segnato dalle tracce...