Visioni

«Grosse Fugue», Maguy Marin tra Beethoven e l’impeto femminile

«Grosse Fugue», Maguy Marin tra Beethoven e l’impeto femminile«Grosse Fugue» – foto di Tiziano Ghidorsi

Danza Al Reggio Parma Festival l'anteprima dello spettacolo che la coreografa francese ha dato in repertorio alla MM Contemporary Dance Company di Michele Merola

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 30 dicembre 2023
Francesca PedroniREGGIO EMILIA
«Questo abbagliante turbinio giubilante punteggiato dalla vertigine della fine stessa, che è la vita, ci porta a credere che siamo obbligati a “vivere finché viviamo”. È allora che vuoi correre all’impazzata senza fiato, vivere ogni momento come gli ultimi istanti». NELLO SCORRERE le note di intenzione del pezzo che ha chiuso al teatro Ariosto di Reggio Emilia il Reggio Parma Festival dedicato a Maguy Marin, difficilmente troveremmo parole più accese e pertinenti alla ragione d’essere della rilettura coreografica di Grosse Fugue op. 133 di Ludwig van Beethoven firmata dall’artista francese nel 2001. Dato ora in repertorio all’italianissima MM Contemporary Dance...

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