Haenel: «Il sessismo è sistemico, lavorerò fuori dall’industria»
Adèle Haenel – Karen Paulina
Visioni

Haenel: «Il sessismo è sistemico, lavorerò fuori dall’industria»

Intervista Una carriera tra arte e attivismo per l’attrice francese, in Italia per «L’Etang» di Gisèle Vienne. La collaborazione con la coreografa, gli abusi subiti, l’importanza dell’impegno politico e le scelte future
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 aprile 2022
È stata la giovane in fiamme del bel film di Céline Sciamma, ha girato con Bertrand Bonello, André Techiné, i fratelli Dardenne, solo per citarne alcuni. Volto rigoroso del cinema francese d’autore, due volte premio César, Adèle Haenel fino a domani è protagonista alla Triennale di Milano di L’Etang, la nuova creazione di Gisèle Vienne, regista franco-austriaca tra le più perturbanti della scena europea. Da un testo dello svizzero Robert Walser, un lavoro su violenza e famiglia. Com’è nata la collaborazione con Gisèle Vienne? Una scena de «L’Etang,» foto di Estelle Hanania L’ho incontrata a un workshop e mi è...

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