Visioni

Il frutto proibito di Cleo T. chanteuse parigina benedetta da Robert Wyatt

Il frutto proibito di Cleo T. chanteuse parigina benedetta da Robert WyattCleo T.

Musica «Volevo recitare in teatro, ma la canzone mi ha fatto cambiare idea», spiega la cantante al suo album d'esordio prodotto da John Parrish

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 3 gennaio 2014
Il sound check è finito. Cleo T, fascia elastica che le spazza i capelli dalla fronte, se ne sta seduta a un tavolino nello spazio delle Officine Corsare, punto nevralgico sulla mappa della musica indipendente torinese. Pizzica la erre quando saluta con un «buonasera», centellinando sabaudo vino rosso in compagnia di Valentin Allmighty (nome d’arte, si presume). In microformazione, lui al violoncello, lei alle tastiere e all’autoharp, l’artista parigina ha presentato a dicembre in Italia, negli spazi di tanti locali come le Officine, Songs of Gold & Shadow (Folkwit Records/Moonlight-Audioglobe), disco di esordio con una bella storia alle spalle. Bella...

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