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Il lavoro più difficile: ascoltare chi ha votato Trump

Il lavoro più difficile: ascoltare chi ha votato Trump

American Psycho Giusto e bello sentirci confortati dall’ondata crescente di protesta. Ma è bene tener presente, per esempio, che gli aeroporti dove si svolge la protesta si trovano soprattutto in realtà metropolitane - New York, la California - che hanno già votato massicciamente per Clinton, mentre non abbiamo notizia di analoghe manifestazioni nello spazio geografico interno compattamente trumpiano - dove invece la Women’s March ha avuto un seguito forse non oceanico ma non trascurabile

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2017
La grande manifestazione internazionale delle donne del 21 gennaio e la generosa risposta di tanti americani al blocco degli ingressi nel paese da parte di cittadini di alcuni paesi mediorientali sono segni di un risveglio democratico e civile che possono solo rincuorarci. Tuttavia, credo che sia eccessivo titolare euforicamente come fa oggi Repubblica, che «l’America si ribella a Trump». Dopo tutto, Trump sta facendo esattamente quello per cui lo hanno votato; dubito che molti suoi elettori cambieranno idea vedendo che mantiene le promesse. Quando Barack Obama dice che le azioni del nuovo presidente mettono in pericolo i valori degli Stati...

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