Europa
Il Qatargate va in Marocco
Relazioni diplomatiche pericolose L’indagine di Bruxelles sulla corruzione nel Parlamento Ue svela le pressioni dei servizi segreti e del governo di Rabat sui deputati di Strasburgo. Ma gli accordi di partenariato - come dimostra la visita ufficiale di Josep Borrell - tirano dritto
Josep Borrell ieri a Rabat con il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita
Relazioni diplomatiche pericolose L’indagine di Bruxelles sulla corruzione nel Parlamento Ue svela le pressioni dei servizi segreti e del governo di Rabat sui deputati di Strasburgo. Ma gli accordi di partenariato - come dimostra la visita ufficiale di Josep Borrell - tirano dritto
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 6 gennaio 2023
In queste settimane di indagine sul Qatargate quello che emerge in modo sempre più evidente sono le pressioni dei servizi segreti marocchini sugli eurodeputati, con ripercussioni e un’ampiezza che, secondo la procura di Bruxelles, rappresentano «la punta di un iceberg». Secondo gli ultimi sviluppi dell’inchiesta, «la politica del gruppo dei Socialisti e Democratici sarebbe stata influenzata per conto del Marocco da una squadra di tre italiani» i cui nomi vengono citati nell’ordine: Antonio Panzeri, l’attuale deputato Andrea Cozzolino e il loro consigliere Francesco Giorgi, supportati da Mohamed Belahrache, un funzionario della Dged (Direzione generale degli studi e della documentazione)», i...