Internazionale

Il silenzio di Aung San Suu Kiy, macchia indelebile sul suo vestito zafferano

Il silenzio di Aung San Suu Kiy, macchia indelebile sul suo vestito zafferanoAung San Suu Kiy

La Lady premio Nobel Un diplomatico italiano: «Fa quello che può, dall’altra parte c’è il rischio di un golpe».

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 6 gennaio 2017
Fece scalpore anni fa un articolo su Aung San Suu Kyi, allora icona della resistenza ai militari, uscito sull’autorevole e paludato Journal de Geneve. Il quotidiano della città svizzera tagliava a fette la Signora in giallo, rea di esser la figlia di un’élite che, come altrove nel mondo, poteva educare i suoi pargoli nelle università britanniche per poi farli giocare alla rivoluzione. Ma Aung San, non ancora Nobel per la pace e con un futuro di perenni arresti domiciliari, era sì figlia dell’élite (suo padre era stato l’eroe della resistenza antigiapponese) ma alla rivoluzione proprio non giocava. NEL 1988, I...

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