Lavoro

Il suicidio dopo il «confino»

Il suicidio dopo il «confino»La fabbrica di Pomigliano

Fiat Giuseppe De Crescenzo, operaio a Pomigliano, in cassaintegrazione dal 2008, si è impiccato nella sua casa

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 6 febbraio 2014
Lo hanno trovato ieri impiccato nella sua abitazione di Afragola. Giuseppe De Crescenzo, 43 anni, separato, due figli, si è suicidato senza lasciare un’ultima lettera con cui spiegare i motivi del gesto estremo. A Pomigliano d’Arco lo conoscevano tutti, era un attivista sindacale del Sl Cobas. Solo qualche giorno fa aveva partecipato a un’assemblea. I compagni lo ricordano in una delle tante foto ai picchetti fuori la fabbrica Fiat con il cartello «Operaio deportato al reparto confino di Nola grazie a un accordo sindacale». Pino, come lo chiamavano tutti, era in cassa integrazione a zero ore dal 2008, da quando...

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