Internazionale

In Iran riformisti al 42%. Ma vince l’astensione di protesta e sfiducia

Il candidato riformista Masoud Pezeshkian tra i suoi sostenitori a Teheran foto Ap/Vahid SalemiIl candidato riformista Masoud Pezeshkian tra i suoi sostenitori a Teheran – Ap/Vahid Salemi

Elezioni Sul ballottaggio della prossima settimana l’ombra dell’alleanza fra conservatori, che può portare al potere il fondamentalista Jalili. Intanto il riformista Pezeshkian festeggia

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 30 giugno 2024
Come ampiamente previsto, nessuno dei candidati è riuscito a superare la soglia del 50% nel primo turno delle elezioni presidenziali in Iran. Tutto è stato rimandato al secondo turno. Il candidato riformista, Masoud Pezeshkian, ha ottenuto il 42% dei voti, seguito da Saeed Jalili, candidato ultra-conservatore, con il 38% dei voti, mentre il presidente del parlamento, Bagher Ghalibaf, ha concluso la sua corsa con un deludente 13%. Il dato più rilevante è che solamente il 40% degli elettori ha partecipato alle elezioni nella Repubblica Islamica, segnando così un record negativo di affluenza. L’AYATOLLAH Khamenei, leader del paese, ha espresso il...

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