Visioni

In memoria del futuro per ritrovare l’alterità

In memoria del futuro per ritrovare l’alterità

New Year's Eve Il ritorno a Palermo del Tanztheater di Wuppertal, la scommessa dei Motus, Mimmo Cuticchio. La necessità di voci critiche, la rinascita dei luoghi

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 28 dicembre 2019
Il poetico «quel che non siamo, quel che non vogliamo» potrebbe essere un programma di lavoro sufficientemente ambizioso tanto per le Sardine quanto per il teatro contemporaneo, cioè per chi non si arrende a vivere in una piazza virtuale e riafferma la necessità di ritrovarsi fisicamente in uno spazio comune. Che per il teatro significa anche ritrovare un poco della sua alterità, essere fastidiosa voce critica e non educato accompagnatore dello spirito del tempo (qualcuno lo chiama mainstream), dividere piuttosto che confermare ciascuno nelle proprie certezze. DUNQUE MENO spettacoloni che sono tali solo per la durata penitenziale. Meno tediosissime chiacchiere...

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