Alias Domenica
Istruzioni per districarsi nello gnommero
CLASSICI DEL '900 Due i presupposti dell’opera gaddiana che guidano il Commento a "Quer Pasticciaccio brutto de via Merulana" diretto da Maria Antonietta Terzoli: la non verginità della parola e l’ambizione di abbracciare da ogni lato il reale
CLASSICI DEL '900 Due i presupposti dell’opera gaddiana che guidano il Commento a "Quer Pasticciaccio brutto de via Merulana" diretto da Maria Antonietta Terzoli: la non verginità della parola e l’ambizione di abbracciare da ogni lato il reale
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 6 dicembre 2015
Alla fine «è il commentatore ad avere l’ultima parola». Lo dice un pazzo, Charles Kinbote, protagonista di uno dei romanzi più bizzarri e geniali del Novecento, Fuoco pallido di Vladimir Nabokov. Lo dice un mitomane che finge di commentare il poema di un umbratile poeta americano, John Shade, per raccontare una storia che con quel testo non c’entra nulla, la fuga da una fiabesca e misteriosa terra del nord di un re sotto il quale cela la sua identità di straniero e profugo in un campus del New England. Ma la sua affermazione – provocatoria e un po’ beffarda –...