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Jazz, un’epopea fonografica

Jazz, un’epopea fonograficaThomas Edison con il suo secondo fonografo

Storie/Il destino e la fortuna di un genere nato in coincidenza con la riproduzione sonora Nel 1912 la Columbia Records abbandona definitivamente la registrazione su cilindri, il disco a doppia faccia diventa così lo standard di incisione

Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 marzo 2023
Siamo nel 1912. La casa discografica Columbia – insieme a Rca, Decca e Brunswick tra le label Usa più importanti nel XX secolo – abbandona definitivamente la registrazione su cilindri. Il disco a doppia faccia (78 giri, 25 cm di diametro) diventa lo standard dell’incisione e produzione fonografica. Manterrà il suo dominio sino agli anni Cinquanta. Centodieci anni fa si determinava questo passaggio fondamentale. Ricorda Philippe Carles (a lungo redattore capo di Jazz Magazine, produttore per France Musique) che «senza l’invenzione, alla fine del XIX secolo, di macchine che permettono di registrare o riprodurre il suono, la perpetuazione e la...

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