Internazionale
La chiamano movida libanese ma Beirut è sempre più povera
Libano Reportage dalla capitale più liberal del mondo arabo: «Nuove tasse, prezzi alti, turisti che non arrivano come prima: sono questi i problemi che ci occupano la mente». Il Paese dei Cedri schiacciato dalla crisi. E la classe media scompare
Un mercato libanese alla vigilia della festa musulmana del sacrificio, l’Eid al-Adha – Afp
Libano Reportage dalla capitale più liberal del mondo arabo: «Nuove tasse, prezzi alti, turisti che non arrivano come prima: sono questi i problemi che ci occupano la mente». Il Paese dei Cedri schiacciato dalla crisi. E la classe media scompare
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 21 settembre 2018
Michele GiorgioINVIATO A BEIRUT
Il vecchio taxi Peugeot ha scarrozzato per anni libanesi e stranieri per tutto il paese e mostra, dentro e fuori, i segni del tempo e dell’usura. Tawfiq Abu Daus però non ha alcuna intenzione di sostituirlo con un’auto più nuova. «Finché dura me la tengo, un’automobile costa troppo, anche se usata», dice stringendo tra due dita ingiallite dalla nicotina una sigaretta che aspira con forza. LE PIEGHE E LE RUGHE del viso confermano impietosamente l’età avanzata. Tawfiq dovrebbe essere in pensione ma non può permetterselo e per gran parte del giorno va in cerca di clienti tra Krayteh, Manara e...