Italia

La deprimente epidemia della ricrescita

Diario di confino Senza parrucchiere, le italiane si sono ritrovate nella stessa situazione di quella signora di Pechino che, dopo due mesi di mascherina, diceva che la cosa che le mancava di più era il rossetto

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 marzo 2020
E così, la chiusura dei parrucchieri ha creato un serio panico fra quella popolazione femminile attaccata alla tinta come a una ventosa. Sull’estetista si può anche soprassedere per tre settimane o un mese perché le sopracciglia, la ceretta, la maschera e il peeling te le puoi fare da sola, magari maluccio, ma è sempre meglio di niente. Ma la tinta autarchica richiede abitudine, perizia a individuare i prodotti adatti, abilità manuali nonché tecniche, conoscenza dei tempi di posa e chi non vi è avvezzo rischia veri disastri. Sfidando la sorte e qualche controllo di solerti poliziotti che chiedevano anche ai...

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