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La fase due della destabilizzazione mediorientale
Scenari atlantici al centro della riunione di Varsavia c’era l’ostilità nei confronti dell’Iran. Il motivo è chiaro: si sta passando alla «Fase Due» della destabilizzazione mediorientale mentre ieri Putin a Sochi convocava il turco Edogan e l’iraniano Rohani per tentare di sistemare la questione curda e l’evacuazione da Idlib di jihadisti e qaedisti
Scenari atlantici al centro della riunione di Varsavia c’era l’ostilità nei confronti dell’Iran. Il motivo è chiaro: si sta passando alla «Fase Due» della destabilizzazione mediorientale mentre ieri Putin a Sochi convocava il turco Edogan e l’iraniano Rohani per tentare di sistemare la questione curda e l’evacuazione da Idlib di jihadisti e qaedisti
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 15 febbraio 2019
L’Italia ha vissuto un altro giorno da pecora, stando bene accucciata ai piedi di Washington per ripararsi dal vento gelido che spira da Ovest verso Oriente. Il ministro degli Esteri Moavero Milanesi ha partecipato ieri al vertice di Varsavia, disertato dai ministri di Francia, Germania e da Mogherini, contro l’Iran, definito dal vice presidente Usa Mike Pence la «principale minaccia del Medio Oriente». In accordo perfetto ovviamente con Israele, le monarchie del Golfo e i sauditi del principe assassino Mohammed bin Salman. Questa è la politica di un esecutivo che si dice sovranista ma è fatto da pecoroni accompagnati da...