Cultura

La macchina umana

La macchina umanaPausa riposo alla Foxconn (foto Reuters)

Made in China La Foxconn è il maggiore datore di lavoro al mondo. Un libro, «Nella fabbrica globale», di Ferruccio Gambino e Devi Sacchetto (edito da ombre corte), svela la nuova schiavitù che si nasconde dietro il vertiginoso aumento del profitto

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 18 febbraio 2015
«Ogni giorno eseguo dalle quattromila alle cinquemila volte lo stesso movimento», racconta un’operaia della Foxconn. Ogni giorno, un lavoratore impiegato in una delle fabbriche Foxconn, compie dai 18mila ai 20mila movimenti per turno. Lo fa in una posizione di lavoro limitata, minuscola, isolata dal resto delle persone, controllata e sorvegliata. Non si può ridere, non si può parlare. Si devono raggiungere gli obiettivi di produzione. Se non ci si riesce, si lavora di più. E quel tempo in più, non è straordinario, non viene pagato. Poi si va nel dormitorio, dove non si lavora, ma non si vive certamente liberi....

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