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La preziosa «dote» dei migranti

La preziosa «dote» dei migrantiLa marcia dei migranti a Venezia del 16 novembre – LaPresse

Idee L’ospite, lo straniero, può portare più soluzioni che problemi. Serve un grande piano europeo di conversione ecologica utile a tutti, anche ai cittadini

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 19 gennaio 2018
Accogliere è una parola che viene dal latino: ad-cum-ligare, legare insieme. Ma più che cercare il suo significato nel passato, dobbiamo costruirne uno nuovo, adatto ai tempi in cui viviamo, ai problemi con cui ci confrontiamo, alle persone che oggi sono al centro dello scontro politico e sociale: i profughi. Innanzitutto accogliere non ha niente a che fare con le «rilocalizzazioni» pretese e non realizzate dalla Commissione europea che trattano i profughi come «pezzi» (Stücke, una parola che richiama ricordi atroci) da smistare. E con ciò, a prescindere dalla «selezione» (Selektion, altro termine dai rimandi atroci) con cui l’Unione europea...

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