Rubriche

La riforma del carcere nel nome di Margara

La riforma del carcere nel nome di Margara

Fuoriluogo La rubrica settimanale a cura di Fuoriluogo

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 13 febbraio 2019
Sul finire della sua vita intensa e appassionata, Alessandro Margara – che venerdì e sabato scorso è stato ricordato in un affollatissimo convegno promosso da Franco Corleone, suo successore alle funzioni di Garante dei detenuti della Regione Toscana – usava parlare del «carcere dopo Cristo», dopo il suo congedo, quando la speranza sembrava aver abbandonato, se non i sentimenti di coloro che lo abitano, quantomeno l’indirizzo politico-amministrativo. Si potrebbe a lungo discutere se mai c’è stato un carcere «giusto», non discriminatorio nella selezione dei suoi ospiti, universalmente aperto alla prospettiva del reinserimento sociale dei condannati, così come l’avrebbe voluto Margara...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi