Considerati dai contemporanei come discepoli di Machiavelli, l’uno per la spregiudicatezza della propria politica e l’altro per le teorie esposte nei suoi libri, il cardinale Richelieu e Gabriel Naudé sembrerebbero – a un primo sguardo – personalità segnate da un opposto destino: potentissimo primo ministro di Luigi XIII il primo, per quasi vent’anni protagonista assoluto della politica interna e estera della Francia, venne immortalato, fra l’altro, dalle pagine che Alexandre Dumas gli dedicò nei Tre Moschettieri; l’altro, invece, fu un oscuro segretario e bibliotecario di potenti, che delle fortune dei propri padroni sembrò sperimentare più le disgrazie che le glorie....
Alias Domenica
La via al potere che passa attraverso la prudenza
Storia. Il «Testamento» di Richelieu e le «Considerazioni politiche sui colpi di stato» di Gabriel Naudé