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La vocazione al suicidio delle classi dirigenti italiane
Il riformismo scolastico neoliberista Da tempo si preparano i presupposti culturali per fornire al suicidio nazionale i mezzi più adatti a realizzarsi. Si pensi al bando della geografia nell'insegnamento scolastico o all'abolizione del tema di storia dagli esami della maturità, una vera mutilazione culturale decisa dal Miur
Un opera di William Kentridge
Il riformismo scolastico neoliberista Da tempo si preparano i presupposti culturali per fornire al suicidio nazionale i mezzi più adatti a realizzarsi. Si pensi al bando della geografia nell'insegnamento scolastico o all'abolizione del tema di storia dagli esami della maturità, una vera mutilazione culturale decisa dal Miur
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 25 ottobre 2018
Credo di poter dire che in nessuna fase storica, per lo meno in età contemporanea, le classi dirigenti italiane e soprattutto il suo ceto politico, abbiano manifestato una così accanita volontà di autodistruzione, un tanto esplicito “istinto di morte”, come accade da noi da alcuni anni. I segni di questa china del nostro paese verso il suicidio sono evidenti e molteplici. Il primo e più clamoroso è la lotta senza quartiere contro la gioventù. Un paese di vecchi, dove nascono sempre meno bambini e sempre più anziani diventano inabili a badare a se stessi, offre alle nuove generazioni un avvenire...