Internazionale
L’anarchia del potere
Bosnia Erzegovina Nel Paese ancora devastato dal conflitto interetnico e con la disoccupazione più elevata d’Europa, chi protesta è etichettato come «violento». Ma è il potere statale, al servizio del mercato e dei signori della guerra, ad essere ancora più violento. Parafrasando Ivo Andric e Pasolini
La protesta a Sarajevo – Reuters
Bosnia Erzegovina Nel Paese ancora devastato dal conflitto interetnico e con la disoccupazione più elevata d’Europa, chi protesta è etichettato come «violento». Ma è il potere statale, al servizio del mercato e dei signori della guerra, ad essere ancora più violento. Parafrasando Ivo Andric e Pasolini
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 febbraio 2014
C’è una storia che potrebbe perfettamente riassumere gli sconvolgimenti in corso in Bosnia-Erzegovina. Lo scrittore jugoslavo Ivo Andric, noto soprattutto per la sua monumentale opera Il ponte sulla Drina, ha pubblicato nel 1948 un racconto breve – e meno noto – con il titolo «La storia del servo Siman». La novella si svolge durante il cambiamento di potere avvenuto tra l’Impero ottomano e l’Impero austro-ungarico in Bosnia-Erzegovina. Quando il popolo bosniaco espulse i turchi nel 1876, ci fu grande entusiasmo: si sperava che i rapporti feudali oppressivi fossero finalmente giunti al termine. Due anni dopo le truppe austro ungariche arrivarono. La speranza...