Rubriche
L’arrivo del «principe nero»
Una certa violenza della relazione erotica deriva dalla passione: «uccidiamo», in parte, dentro di noi la soggettività dell’oggetto amato, per poterlo amare, ci facciamo «uccidere» da esso nella nostra soggettività, […]
Una certa violenza della relazione erotica deriva dalla passione: «uccidiamo», in parte, dentro di noi la soggettività dell’oggetto amato, per poterlo amare, ci facciamo «uccidere» da esso nella nostra soggettività, […]
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 giugno 2016
Una certa violenza della relazione erotica deriva dalla passione: «uccidiamo», in parte, dentro di noi la soggettività dell’oggetto amato, per poterlo amare, ci facciamo «uccidere» da esso nella nostra soggettività, per poter essere amati. L’amore è come la guerra: la «correttezza» non è il suo luogo preferito. La sua etica è, tuttavia, molto forte. Più esattamente: l’unica etica possibile è quella dell’amore. Nessuna reale soddisfazione erotica è raggiungibile in assenza del rispetto del desiderio dell’altro e di una relazione paritaria sul piano dell’impegno amoroso. La passione deve rispettare, per persistere, ciò che più la contraddice: la libertà, l’autodeterminazione del suo...