Lettere

Addio a Marisa Leo, vittima dell’ennesimo femminicidio

Lettere Legacoop, addolorati per femminicidio Marisa Leo, dirigente cooperativa Colomba Bianca; raccoglie la sollecitazione di Mattarella per un’azione di prevenzione ed un impegno educativo e culturale contro la violenza sulle donne

Pubblicato circa un anno fa

Roma, 8 settembre 2023 –
“Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di Marisa
Leo, vittima dell’ennesimo femminicidio, e ci stringiamo ai familiari e ai colleghi della cooperativa
Cantine Colomba Bianca di Mazara che hanno potuto apprezzarne le capacità professionali,
l’impegno contro la violenza sulle donne, l’affettuosa dedizione alla figlia”.

A dirlo, a nome di tutti i cooperatori di Legacoop, sono il Presidente nazionale Simone Gamberini,
Annalisa Casino, Presidente della Commissione Pari Opportunità, Sara Guidelli, Direttrice di
Legacoop Agroalimentare, e Filippo Parrino, Presidente di Legacoop Sicilia.

“Il nome di Marisa Leo -proseguono- si aggiunge, purtroppo, alla lista di una strage infinita, che
con un ritmo tragicamente costante insanguina il nostro paese. Il femminicidio è la forma più
visibile ed efferata di un fenomeno, la violenza sulle donne, che il Presidente della Repubblica ha
giustamente definito un’intollerabile barbarie sociale. Per sconfiggerlo non bastano misure, spesso
tardive e inefficaci, di repressione nei confronti dei carnefici. È necessario, raccogliendo la
sollecitazione espressa dal Presidente Mattarella, un’azione concreta e costante di prevenzione,
insieme con un investimento sull’educazione, a partire dalle scuole, ed un impegno, a partire dalle
famiglie, per contrastare e cambiare radicalmente una cultura discriminatoria che ostacola la
parità di genere ed il riconoscimento e il rispetto dei diritti delle donne”.

“Come associazione di cooperative -sottolineano- siamo impegnati in prima linea in azioni di
contrasto e prevenzione contro la violenza di genere, anche attraverso servizi di ascolto, supporto
ed inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. La nostra esperienza ci rafforza nella
convinzione della necessità di un cambio di passo. Non basta rafforzare il codice rosso. Servono
interventi multidimensionali, più risorse, ad esempio quelle da destinare ai centri antiviolenza e
alla loro diffusione, e la realizzazione di strumenti operativi adeguati, rafforzando le misure di
accompagnamento all’autonomia.