Anniversario del Trattato TPNW: l’Italia agisca concretamente per il disarmo nucleare
Lettere In questa importante giornata ribadiamo la volontà di lavorare affinché il Trattato TPNW possa divenire universale e quindi sia in grado di rendere non più pericolose, perché distrutte, le armi nucleari
Il 7 luglio è ormai da alcuni anni una data importante per le campagne a favore del disarmo nucleare: è in questa giornata (a due giorni dall’anniversario del Manifesto Russell-Einstein) che si ricorda l’adozione da parte di 122 Paesi del testo elaborato in ambito ONU del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Sei anni fa – anche grazie alla “Iniziativa umanitaria” della società civile coordinata dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel per la Pace 2017) – è stata definita la prima norma internazionale che mette al bando esplicitamente e in tutti i loro aspetti questi ordigni apocalittici. Dalla prima Conferenza degli Stati parti, celebrata a Vienna nel giugno 2022, il Trattato dispone anche di un Piano di azione concreto e articolato per metterli fuori dalla storia.
In questa importante giornata ribadiamo la volontà di lavorare affinché il Trattato TPNW possa divenire universale e quindi sia in grado di rendere non più pericolose, perché distrutte, le armi nucleari. Ricordiamo che secondo il Doomsday Clock (il cosiddetto “orologio dell’apocalisse” aggiornato lo scorso gennaio dal Bulletin of Atomic Scientists) non siamo mai stati così vicini ad una catastrofe esistenziale per l’umanità. La situazione del drammatico conflitto in Ucraina, nel quale la Russia utilizza il proprio arsenale nucleare come elemento di ricatto, dimostra questo innegabile pericolo anche a chi per anni ha sottovalutato la minaccia nucleare.
La mobilitazione “Italia ripensaci”, promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica, con la presa di posizione odierna sostenuta anche Greenpeace Italia rinnova la richiesta di passi concreti anche a Governo e Parlamento italiani, affinché si allineino alla volontà della gran parte dell’opinione pubblica del nostro Paese che, in tutti i sondaggi sul tema, chiede l’adesione al TPNW e il ritiro dal nostro territorio delle testate nucleari statunitensi, attualmente presenti nelle basi di Ghedi ed Aviano.
In linea con quanto si sta discutendo anche alla Camera dei Deputati, chiediamo che l’Italia partecipi come osservatore alla seconda Conferenza degli Stati parti del Trattato TPNW che si terrà a New York il prossimo autunno e che inizi percorsi di avvicinamento ai suoi contenuti, in vista di una possibile futura adesione, soprattutto con progetti concreti nell’ambito degli obblighi positivi previsti per i rimedi ambientali e l’assistenza alle vittime delle armi nucleari.
Nelle prossime settimane verranno gettate le basi di un confronto sia con il Governo sia con i gruppi politici presenti in Parlamento per sostenere questa richiesta, che verrà inoltre rafforzata con una nuova campagna di comunicazione che coinvolgerà presidenti, responsabili e volti noti della società civile italiana in una serie di video. Tutti uniti nella richiesta di rendere concreta l’aspirazione ad un mondo libero dalle armi nucleari, più volte ribadita dall’Italia e dalla stessa Alleanza Atlantica – di cui il nostro Paese fa parte – ma che non può rimanere solo un’affermazione di principio. Dobbiamo impegnarci per un contributo fattivo all’eliminazione delle armi nucleari dalla storia: il Trattato TPNW fornisce una strada efficace e realizzabile in questo senso.