Lettere

Campagna a sostegno delle cooperative agricole palestinesi

Lettere Nell’ambito di un ampio movimento di solidarietà internazionale per il popolo palestinese, sempre più oppresso, bombardato, ucciso, occupato, espulso in queste settimane, “Autogestione in movimento – Fuorimercato” promuove una campagna a sostegno delle cooperative agricole in Palestina, in particolare di una rete di giovani contadinə e autoproduttori/trici palestinesi

Pubblicato circa un anno fa

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APPELLO. Perché sostenere le Cooperative agricole giovanili e qual’é la loro importanza nel contesto palestinese? di Popular Art Centre* – Palestina

Crediamo che nel settore agricolo le cooperative siano il modello economico più appropriato per il nostro contesto palestinese, di stampo liberale, dal momento che integrano dimensioni sociali, nazionali ed economiche e contribuiscono a costruire un’economia palestinese che possa essere produttiva, resistente, autosufficiente, indipendente e libera dall’occupazione.

Dimensione economica:

  1. Le cooperative giovanili promuovono i concetti di sovranità alimentare e produttiva al posto di modelli basati sul consumismo e l’importazione. Come creare un’economia resiliente? Come possiamo boicottare l’occupazione senza fare affidamento ad un’economia fondata sulla produttività neoliberista? Le importazioni palestinesi da Israele o altri mercati ammontano a 5 miliardi di dollari, mentre le esportazioni a malapena raggiungono 1 miliardo di dollari.
  2. Le cooperative giovanili contribuiscono a risolvere il problema dell’alto tasso di disoccupazione tra lə giovani palestinesi. Ogni anno dellə 40.000 giovani laureatə, 1/3 non trova lavoro. L’occupazione presso istituzioni governative, pubbliche o private è molto limitata. Dobbiamo arrenderci e dipendere dalla loro società, quella israeliana? O è necessario creare lavoro? Questo è ciò a cui, in particolare, le cooperative, soprattutto agricole, rispondono. Qui la gioventù può trovare opportunità di impiego, a minor costi e con un carico distribuito in maniera bilanciata, considerando che il settore agricolo, con la sua varietà di flora e fauna, è il settore più produttivo.

Il comparto agricolo in Palestina ha costituito, nel 1967, più del 60% degli introiti nazionali. Adesso, invece, secondo le statistiche ufficiali, si è abbassato al 6%. Questo è il risultato delle politiche liberaliste basate sul libero mercato e il consumismo che non supportano la produzione locale. Per questo, l’importanza delle cooperative agricole per correggere il corso delle cose e ritornare alla terra e alla produzione locale.

Dimensione nazionale:

  1. Le Cooperative giovanili agricole preservano molte aree rurali attraverso la loro coltivazione e la rivendicazione stessa delle terre, in contrapposizione ai progetti d’occupazione e colonizzazione, che derubano la terra ogni giorno. Secondo gli ultimi censimenti, il numero dei coloni in Cisgiordania ammonta a 1 milione. Come possiamo proteggere la terra, dato che per gli occupanti è la base della loro colonizzazione, e acquisire sovranità su di essa, se non restituendola ad una generazione di giovani agricoltorə?

Dimensione sociale:

  1. Le cooperative giovanili contribuiscono al prezioso pensiero collettivo della cooperazione. Ciò di cui abbiamo bisogno per questa idea è agli antipodi di ciò a cui ci si è dedicatə durante gli anni passati, a causa delle politiche sociali economiche adottate, le quali hanno contribuito a rafforzare concetti relativi all’individualismo. Il ritorno ad una divisione netta tra la lotta per la liberazione dall’occupazione e la lotta per i diritti sociali ed economici, non ci ha aiutatə.
  2. Le cooperative giovanili non hanno solamente gli utili come obiettivo principale, ma anche l’allocazione di una porzione dei proventi sui servizi sociali.

E’ su queste basi che nel 2018 abbiamo lanciato l’esperimento delle cooperative giovanili, come un’alternativa economica e sociale. Tale sperimentazione era basata, sin dall’inizio, sulla disseminazione del pensiero cooperativo tra lə giovani palestinesi, principalmente tramite dialoghi e scambi culturali tra giovani da centri comunitari e gruppi studenteschi. In questo contesto, le intenzioni solidaristiche delle cooperative composte da giovani e, in particolare, da donne sono emerse in varie regioni della Palestina.

Questo approccio cooperativo richiede una serie di interventi al fine di supportare le iniziative e rafforzarle.

  • Impiegare risorse affinché il lavoro in cooperazione acquisisca capacità di gestione amministrativa e finanziaria, sia capace di organizzare il lavoro interno attraverso formazione sul campo e teorica;
  • Supportare dal punto vista finanziario l’acquisizione di materiale, attrezzature seguendo i processi e lo sviluppo delle sperimentazioni di lavoro cooperativo praticate;
  • Promuovere l’estensione agricola, sia con l’ingaggio di ingegnerə agrariə, sia sviluppando iniziative a tal fine, come il progetto “Contadinə in movimento”, dove i membri delle singole cooperative visitano altre cooperative per apprendere sul campo competenze agricole,  così come forme di autogestione del lavoro;
  • Focalizzarsi sul marketing e, specificatamente, sul mercato popolare diretto, col fine di contribuire a risolvere il problema della distribuzione dei prodotti agricoli da parte deə piccolə agricoltorə e delle cooperative giovanili. Al momento la distribuzione è favorita dall’organizzazione di un mercato popolare permanente, “Il Conto Cooperativo”, organizzato due volte al mese. Qui, le cooperative espongono i loro prodotti organici e le persone li acquistano direttamente dallə produttorə, a prezzi giusti.

Nel 2018, siamo partiti con una rete di due/tre cooperative. Alla fine del 2022, siamo un network composto da 17 cooperative giovanili e di donne.

Attualmente, la nostra visione si basa su un piano di lavoro stratificato con iniziative comuni già esistenti (le cooperative) e contemporaneamente con l’intento di espanderci orizzontalmente. L’obiettivo è raggiungere modelli di successo e coinvolgimento a livello nazionale, capaci di motivare altrə giovani ad adottare questo approccio di lavoro.

L’obiettivo è che nel sistema cooperativistico si consolidi un pensiero socio-economico che sia capace di sopravvivere e resistere nel nostro sistema attuale, dove vige il libero mercato e il consumismo come modalità dominante; l’obiettivo è che le cooperative, in futuro, si coordino tra di loro, in modo tale da difendere i propri diritti e le proprie idee, al fine non solo per scambiarsi informazioni ed esperienze, ma anche per lavorare insieme e intraprendere progetti collettivi. L’obiettivo è che, in questa forma di collaborazione, saremo capaci di formare un modello economico alternativo basato sulla cooperazione e la solidarietà.

Per queste ragioni, in un momento difficile per noi palestinesi, vi chiediamo di supportarci diffondendo cosa facciamo e, se possibile, sostenendoci con un contributo libero per l’acquisizione di strumenti, macchinari e attrezzature per continuare a lavorare la terra col fine di raggiungere giustizia, libertà e uguaglianza per tutta la popolazione palestinese in Palestina.

Per donazione:

Iban IT79D0838633910000000470387 – intestato a Associazione Fuorimercato

Causale: Cooperative Palestinesi

Contatti per info: fuorimercato.autogestione@gmail.com – 391.3858864

https://www.popularartcentre.org/